Uno lo chiamano il Barone Rosso, destinato a un futuro prossimo da numero primo.

L’altro del rosso è re incontrastato, il più grande di sempre sui campi in terra battuta, vincitore di 13 titoli del Roland Garros e 9 volte a Roma.

Sono Jannik Sinner e Rafael Nadal e oggi si prenderanno il palco del Foro Italico. Il primo per misurare i suoi straordinari progressi da quando, lo scorso ottobre sul centrale di Parigi, ha conteso a Rafa due durissimi set (su tre) ai quarti di finale. L’altro, il re tiranno, per vincere il suo decimo titolo nella città eterna dopo aver contato, poche giorni fa a Barcellona, il suo 61esimo trionfo rosso.

Dallo Slalom di oggi, mercoledì 12 maggio:

Sette mesi e mezzo sono passati dalla partita nei quarti di finale del Roland Garros, vinta 7-6 6-4 6-1 da Nadal contro Jannik. Sette mesi e mezzo che a Rafa Nadal chissà quanto devono sembrare, visto che a Roma si è presentato con qualche fragilità esibita. Non sono certo di andare alle Olimpiadi, ha detto, lasciando intendere che sarà il numero dei contagi in Giappone a fargli prendere una decisione. E poi ci sono i 15 anni in meno di Sinner che all’improvviso lo spaventano, lui che ha avuto bisogno di giocare il match più bello del 2021 per battere Tsitsipas in finale a Barcellona. Quando non ci credeva più.

«Incontrare un ragazzo di talento non cambia il mio modo di giocare. Ma io, Djokovic e Roger non siamo eterni, anzi ormai siamo vecchi. Facciamo meno tornei perché il fisico non regge più come prima, e facendone meno perdiamo qualcosa. E poi gestiamo meno bene inconvenienti come la pandemia: la sopportazione di un giovane è diversa. Non c’è nulla di male in questo: la ruota della vita gira, bisogna esserne coscienti. Anche di sapere che non vincerai più come prima. E che presto sarà finita».

Marco Lombardo ne parla stamattina sul Giornale, in riferimento anche alle longevità ostinate di Buffon e Valentino Rossi: Ecco: il problema è il senso dell’immortalità che entra nella testa e annebbia la realtà. Il tempo passa e la prossima parata potrebbe essere quella ti rovina una carriera. Così meglio fermarsi al limite, come insegna Nadal c’è un’altra vita davanti. Niente tragedie, niente speravo de morì prima. Anche perché così, poi, si finisce per morire due volte.

Gli italiani in campo oggi:

Matteo Berrettini vs John Millman (AUS)

Jannik Sinner ITA vs Rafael Nadal (ESP)

Gianluca Mager vs Lorenzo Sonego

Stefano Travaglia vs Denis Shapovalov (CAN)