Lo saprete già. Per la prima volta nell’Era Open (dal 1969) ci sono tre italiani negli ottavi di uno Slam, manco fossimo la Spagna o gli USA di una volta. Così abbinati: Berrettini contro Federer, Musetti contro Djokovic, Sinner contro Nadal. Sono tre dei cinque italiani presenti tra i migliori 21 tennisti del 2021: 8 Berrettini, 9 Sinner, 15 Sonego, 19 Musetti, 21 Fognini. I due adolescenti più forti al mondo sono italiani. Comunque andrà domani – dice Paolo Bertolucci sulla Gazzetta dello Sport – per un decennio saremo in ottime mani.

Una generazione che ha spinto il New York Times con Matthew Futterman a domandarsi: Cos’ha reso l’Italia così forte in questo momento della storia del tennis maschile? Cercare la risposta a questa domanda è come chiedere indicazioni stradali a Roma: molte possibili opzioni, nessuna apparentemente migliore delle altre. Al livello più alto, il gioco richiede il coraggio del pugilato, l’atletismo del basket e il tocco del biliardo. Provate a mettere tutto questo insieme

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Stefano Semeraro sulla Stampa replica che La verità sta in una ricetta: molti tornei in Italia, bravi coach e un gruppo di ragazzi con la stoffa giusta. L’alternativa adesso siamo noi.  Domani a Parigi, città incline alle rivoluzioni, proviamo a scassinare il futuro”

Paolo Rossi su Repubblica trova che Non c’è niente che faccia più impazzire gli invidiosi nel vederti felice. Chi? Gli stranieri, per esempio. Quelli che ancora qualche anno fa additavano i tennisti italiani come i mammoni senza voglia di sacrificio”. 

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