NOVAK DJOKOVIC RESPINTO DAL GOLDEN SLAM

Veniva per chiudere il suo cerchio olimpico, medaglia di bronzo a Pechino 2008.

Sembrava invincibile, imbattuto da 22 match dopo aver trionfato all’Australian Open, al Roland Garros e a Wimbledon.

Voleva fare il Golden Slam, ma Tokyo l’ha respinto.

Novak Djokovic s’è fermato in semifinale del torneo olimpico contro Alexander Zverev, perdendo anche finale terzo posto, ovvero la medaglia di bronzo, contro il “solito” Carreno Busta contro cui un’estate fa, allo US Open, fu incredibilmente squalificato. Ha perso la pazienza anche questa volta, lanciando e rompendo racchette.

Forse gli sarebbe bastato non giocare il doppio misto, lo stesso giorno del singolare, all’arsura di Tokyo che ha reso i campi cocenti. Forse ha peccato di hybris e invece lo riscopriamo un poco umano. PS Che poi anche in coppia con la Stojanovic non è andato a medaglia.

NAOMI OSAKA, L’ULTIMA TEDOFORA (SENZA MEDAGLIA)

Chi non s’è mai sentita invincibile è invece Naomi Osaka, eppure a 23 anni ha già vinto 4 prove del Grand Slam.

Veniva dalla “crisi mediatica” al Roland Garros, quando ha ammesso di soffrire di depressione, saltando Wimbledon.

Delle Olimpiadi la Osaka – papà haitiano, mamma giapponese, vita americana – verrà ricordata come l’ultima tedofora dei Giochi inclusivi, lei che è pubblica militante Black Lives Matter, ma non per il suo tennis spentosi troppo presto, già al terzo turno con la Vondrousova.

Erano i giorni in cui anche Simone Biles è crollata (mentalmente) fra gli attrezzi di ginnastica.